SCUOLA GIACOMO BERRUTO

MENSA

 

Mangiare sempre la pizza non ci farebbe bene: anche se è buona bisogna variare i menu, alternando porzioni di pasta, riso e pane con carne, pesce e molta verdura e frutta. Il menu deve seguire precise indicazioni che vengono date dall’Azienda Sanitaria Locale (Asl), e si alterna un menu invernale con uno estivo. Il menu segue un ciclo di sei settimane e poi ricomincia da capo.

La nostra mensa fresca è qualità! 

Nella maggior parte delle scuole i cibi non vengono preparati al momento, ma sono precotti. Le nostre cuoche prestano molta attenzione a non sprecare e quando servono a tavola preferiscono dare porzioni medie e poi fare il bis piuttosto che lasciare la pasta avanzata nel piatto. In realtà, giorno dopo giorno, imparano a conoscerci meglio e “non abbondano nei piatti dei canarini mentre sono di manica larga con i più mangioni”. E non solo… Dicono di conoscere anche i nostri gusti! Sanno che Matteo mangia tutto il pesce al forno, mentre Chiara, forse, ne assaggerà solo un pezzettino.

Le nostre Cuoche non si limitano a cucinare: si occupano degli acquisti e della selezione di tutti gli ingredienti, tenendo conto che nei giorni “lunghi” si fermano a pranzo circa 240 bambini, mentre nei giorni “corti” ne rimangono 140, perché gli altri rientrano a casa prima del pasto. In più, come si fa in famiglia, prestano assoluta attenzione alla freschezza delle materie prime. Per questo ogni tanto ci sono dei cambiamenti dell’ultimo minuto: se per esempio si era previsto di dare lo yogurt, ma le pere sono già mature, lo yogurt viene spostato al giorno successivo.

L’Asl ha segnalato Baldissero come un “prezioso modello a cui fare riferimento”.

 

Le nostre cuoche tengono in considerazione i bisogni soggettivi dei bambini, adattando menù personalizzato per ogni esigenza di salute.

 

La scuola di Baldissero aderisce al progetto T.V.B - Ti Voglio Bere - sostenuto dalla Società Metropolitana Acque di Torino, grazie al quale abbiamo sostituito le bottigliette con l’acqua del rubinetto. Bevendola non si spreca plastica e si risparmia. La fontanella in sala da pranzo è anche il punto di prelievo comunale per i controlli periodici sull’acqua potabile.